martedì 26 aprile 2011

25 APRILE FESTA DELLA RESISTENZA - FESTA ANTIFASCISTA - FESTA DELLA DEMOCRAZIA

Il tentativo di Gioenzo Renzi di infangare il 25 aprile e di equiparare repubblichini e partigiani va respinto al mittente con estrema chiarezza. Dopo le sue dichiarazioni se il candidato a sindaco di Pdl e Lega pensava di passarla liscia, si sbaglia di grosso. Il suo rigurgito fascista non si lava nemmeno con una istituzionale candidatura a Sindaco. Inoltre le affermazioni di Renzi gettano una luce sinistra sull'intera coalizione che lo appoggia. Renzi cosi' facendo squalifica l'intero centrodestra.
Spero che nelle prossime ore si alzi la voce di chi, nelle file del centrodestra, sa bene che i repubblichini erano un esercito irregolare, subordinato ai nazisti nei loro crimini. A tale proposito ricordo bene due anni fa la dura opposizione al progetto di legge 1360, che venne poi bloccato, con cui il Governo di centrodestra intendeva equiparare i repubblichini di Salò ai partigiani.
Rigurgiti mai sopiti che ancor oggi, nel 2011, ci portano a dover restare in prima linea nella custodia e nell'attuazione dei valori della Costituzione, quindi della democrazia, e nella promozione della memoria di quella grande stagione di conquista della libertà che fu la Resistenza.
Cinquant'anni sono passati da quando, nel 1961, la città di Rimini fu insignita della Medaglia d'Oro al valor Civile. Il Decreto del Presidente della Repubblica con cui fu conferito alla Città di Rimini l'altissimo riconoscimento è inequivocabile: "Fedele alle sue più nobili tradizioni subiva stoicamente le distruzioni più gravi della guerra e prendeva parte validissima alla lotta di liberazione, attestando, col sacrificio di numerosi suoi figli, la sua purissima fede in una Italia migliore, libera e democratica". Il Consiglio che mi permetto di dare a Renzi è di chiedere scusa immediatamente alla città di Rimini e a tutti i riminesi democratici.

Fabio Pazzaglia

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