ambiente e territorio

L’ambiente è la nostra casa: il territorio su cui viviamo , le acque che lo percorrono e ne permettono la vita, l’aria che lo avvolge, costituiscono l’essenza (unitamente ai nostri rapporti sociali) di ciò che noi oggi siamo e di quello che potremo essere.
L’aumento della popolazione e delle attività umane,  ha reso sempre più difficile la possibilità per il pianeta di fornire ciò che viene consumato. Un futuro perciò appare possibile solo a partire da una gestione sostenibile dell’ambiente. Questo approccio è  realizzabile solo in una visione che passi dal considerare le risorse della natura non un semplice terreno di speculazione economica e di conseguente sfruttamento intensivo ma un bene comune da preservare, fonte di reddito continuativa e durevole, secondo un concetto non legato all’acritico parametro che è il PIL ma al reale benessere dei cittadini e al minimo consumo delle risorse a nostra disposizione. Questo accompagnato ad una gestione ottimizzata dal basso (democratica) delle risorse stesse, intese come bene comune.
L’AMBIENTE e conseguentemente le istituzioni comuni che lo riguardano devono assumere un ruolo di rilievo, di tipo strategico, nella definizione delle azioni della giunta di governo della città. La gestione sostenibile (ed efficiente) del territorio  è una parte portante del rilancio di un welfare che può trovare risorse proprio in questa direzione. Si tratta in tal senso di guidare la città di Rimini verso una transizione epocale, dove margini di reddito vengono recuperati su questo versante con un contemporaneo miglioramento della qualità della vita.
Non c’è fare comune se non c’è legame virtuoso tra soggettività e territorio. Quest’ultimo non deve essere interpretato come un “inerte supporto” di relazioni sociali né solamente come una estremità particolare dell’ecosistema terrestre “antropizzato”. Si deve invece incominciare ad interpretare il territorio come un sistema vivente ad alta complessità, dove il capitale sociale, il sedimentato saper fare, il capitale cognitivo locale, la capacità imprenditoriale e istituzionale locale, gli stili di vita, i caratteri del milieu, si mescolano sinergicamente con le risorse naturali in un unico e sostenibile progetto di sviluppo ecologico.
Lo sviluppo della società locale costituisce quindi la declinazione antieconomicistica del termine crescita. Esso si misura attraverso l’incremento della cittadinanza attiva, della coscienza di luogo, di stili di vita peculiari, di sistemi economici a base locale, di saperi contestuali per la cura del territorio e la riproduzione della vita, di paesaggi urbani e rurali, di forme di autogoverno e di federalismo municipale solidale, della lotta alle discriminazioni e allo sfruttamento. In sintesi lo sviluppo della società locale si misura con la crescita del suo benessere.