partecipazione

 La lista fare comune vuole essere un’officina del sapere comune. Esso intende mettere a tema la città, il suo disagio, le sue contraddizioni. Esso intende mostrare i limiti degli attuali ed egemoni saperi amministrativi; esso vuole dare vita ad un nuovo sapere sulla città e della città. Un sapere che deve saper attraversare le retoriche dominanti senza alcun timore reverenziale o di schieramento partitico.
Un laboratorio sociale che desidera mobilitare, attorno ai diversi cantieri di riflessione che intende promuovere, le energie sociali che non si sentono più rappresentate dalle attuali forme associative e partitiche che abitano l’attuale società politica.
Crediamo che la politica vada radicalmente ripensata. La delega tra società politica e partiti non genera oggi alcun effetto virtuoso. Occorre riprendere in mano i destini della città, del territorio, sviluppare una nuova forma di democrazia, una democrazia assoluta, basata sul riconoscimento contemporaneo delle molteplicità sociali e soggettive presenti su di un territorio e dello spazio comune che le comprende.
Il comune è infatti produzione di socialità, il comune è una pratica che va oltre il Mercato e oltre lo Stato. Il comune è partecipazione alla vita dei territori, il comune è sperimentazione, il comune è un laboratorio per la pratica sociale dello sviluppo della città, il comune è condivisione, il comune è un orizzonte oltre la mercificazione e lo sfruttamento, il comune è cultura della differenza. Il comune è invenzione e orizzonte.