martedì 19 luglio 2011

No alla violenza razzista e fascista

Il Gruppo Consiliare di Sinistra Ecologia Libertà e Fare Comune esprime la ferma condanna nei confronti degli estremisti di destra che sabato notte hanno pestato a sangue un giovane colpevole, se così si può dire, di essere di origini nord africane. Al giovane marocchino vittima dell'orribile violenza, e ricoverato d'urgenza per le gravi lesioni riportate, va la nostra totale solidarietà.
Ci auguriamo che tutti gli squadristi che hanno partecipato al pestaggio vengano fermati al più presto. Riteniamo opportuno che l'Amministrazione si costituisca parte civile contro i neofascisti che si sono macchiati di un reato così odioso. Pensiamo che il Sindaco di Rimini debba esprimere in apertura della prossima seduta consiliare la ferma condanna delle Istituzioni. Questo episodio di estrema violenza non può essere sottovalutato e va portato nelle sedi proposte per evitare che possa ancora accadere. Invitiamo tutte le forze politiche ad esprimere una netta condanna e invitiamo i cittadini a ritrovarsi in pubblico nelle prossime ore per dare una prima risposta democratica e antifascista.


Fabio Pazzaglia (gruppo consiliare SEL e FC)

domenica 3 luglio 2011

sulla notte rosa (e non rosea)

Direi che con la notte rosa fa risuonare nell’aria la solita litania, pastiche, romagnola. Noi siamo dei fenomeni! Oltretutto si usa Fellini (il Rex e altro) anche per dimostrare tale affermazione e non ci accorge che lo stesso Fellini era solito prendere in giro in modo tanto sarcastico e benevolente quanto impietoso tale modo di essere.

Il neo sindaco di Rimini pretende di aver inventato questo evento. Non mi vanterei tanto. Il primo motivo è perché l’idea non è riminese ma parigina. Nel 2002 è infatti la capitale transalpina ad avere l’idea di dare vita ad una grande kermesse notturna per fecondare il patrimonio creativo e artistico metropolitano della città. Roma la seguirà dopo un anno. L’unica vera novità di Rimini è il colore. Il Rosa. Ecco l’unica vera invenzione riminese.

La notte rosa ha un costo molto alto. Lo abbiamo letto. La provincia spende quasi mezzo milione di Euro per finanziare l’evento. Intanto nel forese ci sono molte scuole per l’infanzia che non riapriranno perché le strutture sono inadeguate. Se la notte rosa fosse almeno parzialmente finanziata da chi ne trae un vantaggio (in primis albergatori e ristoratori) potremmo far fronte agli oneri di ristrutturazione di questi edifici (ma questo è solo un esempio tra i tanti possibili).

La stessa cosa vale per il capodanno (quello invernale). Questi due eventi non lasciano nulla alla città. In termini culturali non sono fecondi. Anzi, mortiferi. Sono costruiti attorno all’idea che la cultura sia una merce da divorare nel godimento immediato. Non generano partecipazione civica, non generano legame sociale. Non generano desiderio. Solo immagine da vendere. Immagine di una città ipertrofica da consumare. Mordi e fuggi.

E’ questa la città che vogliamo?

Devo essere sincero però, il ponte di Tiberio e il grattacielo illuminati di rosa mi sono piaciuti molto. Non tutto è da buttare di questa kermesse. Bisogna semplicemente ripensarla alla fondamenta. Mettendo al suo centro cultura (musica, teatro di qualità, gastronomia, ecc..), equità e perequazione, denuncia dello sfruttamento del lavoro e della vita che in riviera dietro alla nostra benda sugli occhi esiste e massicciamente. Altrimenti non ci sarà alcuno orizzonte in questa città e si continuerà a scaricare merda in mare.

Federico Chicchi