sabato 21 maggio 2011

Fare Comune e il ballottaggio

La lista fare comune esprime totale appoggio e fiducia al suo candidato Fabio Pazzaglia.
Essendo il nostro un movimento spontaneo che ha l’obiettivo di promuovere forme inedite di partecipazione politica e sociale, ritiene corretto lasciare che i suoi sostenitori decidano liberamente se partecipare o meno al voto di ballottaggio del prossimo 29 maggio.
Siamo certi che il nostro consigliere eletto Fabio Pazzaglia potrà esprimere anche dai banchi dell’opposizione un’efficace azione politica coerente con la nostra proposta programmatica, in difesa delle fasce più deboli, dell’ambiente e dei beni comuni.
Esprimiamo la nostra più radicale contrarietà a tutte quelle espressioni che mettono in discussione i valori dell’antifascismo e della solidarietà e che assecondano e fomentano forme di discriminazione e intolleranza.       

martedì 17 maggio 2011

486 grazie

Car* non è davvero facile trovare le parole giuste.

Innanzitutto ci tengo a ringraziare Fabio. Ha dato una dimostrazione di dignità, auterevolezza, passione che è davvero oggi cosa rara. Ha sempre tenuto duro anche quando tutto sembrava farsi molto difficile. Ha testimoniato il desiderio della politica. Davvero una gran cosa, alla faccia degli amici grillini.

In secondo luogo credo sia bene ammettere che ci aspettavamo qualcosa di più. Sia per Fabio che per la nostra lista. A mio avviso una serie di congiunture sfavorevoli hanno abbassato l'asticella del risultato. Non ci potevamo probabilmente fare nulla. Qualche rammarico? No. A mio avviso partecipare alle primarie del centro sinistra non avrebbe cambiato le sorti di Fabio, di Sel o della nostra lista. Non è difficile capirlo. Basta guardare ad esempio il dato di Ravenna dove l'appoggio da parte di Sel al sindaco proposto dal Pd non le ha portato più voti che a Rimini. Bologna e Milano fanno storia a sé, troppo grandi, distanti e lontane da una realtà di provincia come la nostra. Prenderle ad esempio è fuorviante. La scelta di attaccare frontalmente il Pd e la sua amministrazione era poi un "dovere civico". Rifarei mille volte la stessa scelta. Voi no?
Due o tre cose velocissime.
La prima. Adesso che facciamo?
Molto semplice ricominciamo a lavorare per la città e per la politica. Dobbiamo ricominciare a pensare al nostro laboratorio, ai nostri laboratori. Possiamo farlo con almeno 486 ragioni in più di prima. Come già avevamo detto per noi lo "schema" della rappresentanza è solo un piccolo tassello della politica, non l'assorbe, non l'asciuga. Politica è passione, condivisione, scoperta e stupore per le differenze, incontro, produzione di saperi, liberazione di spazi, fare comune.
Ed è già ora di pensare senza esitare ai referendum di giugno!
La seconda. Adesso cosa votiamo (al ballottagio)? Dovremo parlarne. Personalmente ho le idee molto chiare ma non è ancora tempo di fare dichiarazioni pubbliche La (nostra) decisione dovrà essere condivisa e dovrà tenere conto dell'opinione di Fabio. Ci riuniremo presto, molto presto (o domani sera dopo cena o al massimo giovedì) per valutare.
La terza. Credo che dobbiamo essere contenti e fiduciosi perché abbiamo interprertato un bellissimo modo di stare assieme. Ci siamo conosciuti e ci siamo sacrificati per questo progetto. Al di là dei voti (0,75%) che abbiamo raccolto resta l'impressione di aver dato vita ad una vera squadra. Forse però - e anche di questo dobbiamo parlarne in assemblea - ci serve una forma organizzativa più matura, senza snaturare la linfa partecipativa ed orizzontale/assembleare che ci caratterizza, ma mi pare importante fissare, assumersi alcune responsabilità. Credo sia tempo di proseguire in questa direzione.

Quindi ancora grazie. Abbiamo tutti sacrificato quello che potevamo. Non avevamo mezzi o tempo ma abbiamo presentato un progetto che nei contenuti non deve temere confronti e inventato un modo originale e positivo di stare nell'arena elettorale. Era per tutti noi (o quasi) una vera novità.

Grazie quindi a tutti i nostri 486 elettori, hanno avuto il coraggio di vedere e curare quella piccola rosa a otto petali colorati nel deserto della politica locale. Grazie quindi a Sergio, per la sua infinita disponibilità e per il suo coraggio, grazie a Rocchina per la sua presenza che non è mai mancata, grazie a Marcello perché tra l'altro lo spazio e il modo in cui ti viene donato è fondamentale, grazie a Simone (il mio elettore preferito, non me ne vogliano gli altri), grazie ad Andrea per il magnifico simbolo (e non solo) che ci ha regalato, grazie a Pino e a Giovanni per la loro timida ma penetrante amabilità (che ha portato molti voti alla nostra lista), grazie ai nostri mariti, alle nostre mogli, e per chi ne ha, a* nostr* figl* che ci hanno sopportato e sostenuto, grazie a tutti gli altri candidati di fare comune, a Mirco per la sua voglia di fare e di essere, ad Andrea M. per la sua straordinaria generosità, a Vittorio, a Giacomo, a Mauro, alla Luisa e alla sua intramontabile forza d'animo. A Raffaella e alla subcomandante Stefania. A Nicola, Tommaso e Luciano. Grazie a tutti insomma. C'è da fare il comune, altrimenti sarà barbarie, mettiamoci in marcia, fallimento dopo fallimento se necessario.

Federico

PS
Ricordiamoci che Fabio è stato eletto grazie al nostro prezioso contributo. Altrimenti la percentuale del 3,5 circa di Sel da sola non avrebbe garantito al 100% la sua elezione. Possiamo esserne fieri. Inoltre abbiamo un 5% da spendere politicamente in questa fase che non è affatto poco.....

sabato 14 maggio 2011

V O T A F A R E C O M U N E!

Cari e care,
ci tengo anche io a ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e contribuito fosse anche solo per un secondo al nostro laboratorio politico. Prima riminilabs poi fare comune. Abbiamo fatto molto, potevamo forse fare anche di più. Sicuramente molti di noi si sono impegnati fino allo sfinimento. Abbiamo gettato le reti per costruire un nuovo legame. Ora è tempo di tirarle su tutti assieme. Ma questo non per contare i pesci che avremo raccolto ma per imparare a gettare le reti ancora meglio, ogni volta che riterremo importante farlo nuovamente. Siamo mossi dal desiderio di andare oltre l'esistente. E a questo telos in ogni caso non ci si avvicina con il numero dei voti.
Allora a lunedì pomeriggio da Harissa per festeggiare assieme.

venerdì 13 maggio 2011

Grazie a tutti

Carissimi tra dieci minuti scatta il "silenzio" prima delle elezioni.
Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno partecipato alla nostra campagna, primo fra tutti Fabio Pazzaglia, Sergio, il nostro capolista, e tutti i candidati di Fare Comune, i compagni di SEL, gli amici, i simpatizzanti, tutti quelli che ci sono stati vicini, mariti, mogli, compagne e i compagni, che hanno dovuto sopportare le nostre ripetute assenze da casa!!!Grazie a tutti.




Ps ricordatevi di andare a votare e di barrare la casella di Fabio Pazzaglia e quella di Fare Comune!!!

Ps 2: la lotta continua... il 12 e 13 giugno bisogna portare a casa i referendum su acqua pubblica e nucleare, quindi non mollate...

giovedì 12 maggio 2011

LIBERARE SPAZI, PRODURRE COMUNE!

venerdì 13 maggio ore 17
Rimini Parcheggio Ponte di Tiberio

Critical Mass
Biciclettata alla scoperta degli spazi comuni a rischio di alienazione/privatizzazione a Rimini.
Riappropriamoci dei nostri spazi! Non lasciamo che diventino oggetto di speculazioni private!

I bambini sono i benvenuti!
Davanti ad ogni spazio da liberare saranno proposte letture e palloncini per tutti!

E' una iniziativa della lista Fare Comune
Per Fabio Pazzaglia Sindaco!

lunedì 9 maggio 2011

MANIFESTO DEI 100

Manifesto dei 100

in sostegno di Fabio Pazzaglia sindaco di Rimini

Con questo appello, che sottoscriviamo, invitiamo tutti i cittadini a sostenere la candidatura di Fabio Pazzaglia a Sindaco della città di Rimini.

Fabio è, a nostro avviso, il candidato giusto per ridare prestigio e passione alla nostra città. Le sue battaglie di rinnovamento, legalità e protezione dei più deboli combattute in modo alto e trasparente, durante tutta la sua biografia politica, crediamo siano il miglior biglietto da visita a favore della sua candidatura.

Fabio rappresenta la migliore proposta politica possibile per raccogliere la sempre più forte domanda di cambiamento e percorrere questo difficile, ma al contempo, entusiasmante percorso.

Fabio è infatti una riserva inesauribile di passione, slancio, sacrificio, competenza, lungimiranza e volontà. Chiunque lo abbia conosciuto ne è pienamente consapevole.

Siamo cioè convinti che Fabio possegga il coraggio e la capacità di rinnovare profondamente le pratiche amministrative e politiche di questa nostra, oramai da molti punti di vista, avvilita città.

Crediamo anche che Fabio rappresenti davvero la possibilità di sviluppare una nuova idea di città fondata sul valore aggiunto del nostro territorio, come un sistema vivente complesso, dotato di corpo e anima, nel quale le relazioni tra differenti soggetti sono mediate dalle relazioni che essi intrattengono con il loro ambiente materiale; considerando come materiali anche le componenti ambientali “intangibili”, come il capitale sociale, il sedimentato saper fare, il capitale cognitivo locale, la capacità imprenditoriale e istituzionale locale, gli stili di vita, i caratteri del nostro ambiente (o territorio), per cui queste relazioni “ecologiche” sono costitutive di quelle sociali (economiche, politiche, culturali, istituzionali).

Lo sviluppo della società locale si misura attraverso la crescita della cittadinanza attiva, della coscienza di luogo, di stili di vita peculiari, di sistemi economici a base locale, di saperi contestuali per la cura del territorio e la riproduzione della vita, di paesaggi urbani e rurali, di forme di autogoverno e di federalismo municipale solidale, della lotta alle discriminazioni e allo sfruttamento. In sintesi lo sviluppo della società locale si misura con la crescita del suo benessere: gioia di vivere, felicità pubblica, vivere dignitoso.

A partire da queste brevissime riflessioni vorremmo quindi affiancare, al sostegno alla candidatura di Fabio Pazzaglia, già formalizzata da Sinistra Ecologia e Libertà, tutte quelle soggettività unite dal desiderio di inaugurare un nuovo orizzonte progettuale nella città di Rimini.

Noi, primi sottoscrittori di questo appello, invitiamo gli amici, i cittadini (o elettori) di Rimini e non, che conoscono Fabio, ad aderire a questo appello per sostenere la sua candidatura a sindaco di Rimini

Firmatari

  1. Roberto Paci Dalò musicista compositore
  2. Cesare Padovani scrittore e saggista
  3. Riccardo Sesani regista
  4. Michele Marziani scrittore
  5. Isabella Bordoni attrice
  6. Lorenza Ghinelli scrittrice
  7. Fabio Fiori biologo
  8. Davide Vittori studente universitario
  9. Mauro Dallonda scenografo
  10. Daniela Rossi architetto
  11. Aurelio Luccarelli architetto
  12. Maddalena Sabatini insegnante
  13. Gabriella Pallotta insegnante
  14. Piero Bona Insegnante
  15. Cinzia Salvatori Psicanalista
  16. Leonardo Montecchi Medico
  17. Emanuela Brigliadori Esperta antiginnastica
  18. Andrea Mainardi operaio
  19. Armida Loffredo insegnante canto
  20. Emanuele Torsani impiegato
  21. Olga Miserocchi operaia
  22. Fabrizio Bagnolini farmacista
  23. Daniele Susini laureato precario
  24. Claudio Vici operaio Hera
  25. Daniele Baldiserri Impiegato
  26. Jessica Cesari ingegnere
  27. Michela Monte giornalista
  28. Alberto Perari medico
  29. Gabriella Biancastelli insegnante
  30. Giuseppe Semprini Cesari libero professionista
  31. Cristiana Miscione operatrice culturale
  32. Paola Droghieri biologa
  33. Maria Perchiazzi Promotore culturale internazionale
  34. Ennio Grassi docente
  35. Elena Malaguti Università di Bologna
  36. Gabriele Matteucci Geologo
  37. Lorenzo Pesaresi Architetto
  38. Angelo Battistini Psichiatra
  39. Jo Bianca dee jay
  40. Rosangela Betti artista
  41. Paolo vachino avvocato
  42. Marco Moretti impiegato
  43. Max Fabi precario
  44. Mascia Mantani
  45. Daniele Leardini Pensionato
  46. Andrea Skakic Studentessa
  47. Morena Baietta
  48. Claudio Marcantoni Bancario
  49. Fabio Rizzuto Impiegato provincia
  50. Cristiano Tricomi Agente di commercio
  51. Giuseppe Maranzano Barista (Palermo)
  52. Sebastiano Gendel Berla Medico (Roma)
  53. Fabio Filippi Insegnante
  54. Valerio Benelli
  55. Pier Paolo Paolizzi Insegnante in pensione
  56. Elisa Gardini Studentessa
  57. Chiara Alvisi
  58. Paola Guatta Dipendente comunale
  59. Giovanni Pari Educatore Tecnico Uisp
  60. Loretta Bullini Dipendente comunale
  61. Sandra Polini Volontaria Associazione Rumori Sinistri, Precaria
  62. Giovanna Micaletti Pensionata
  63. Emilia Severi Commerciante
  64. Valerio Vergoni Bagnino
  65. Antonella Albani Impiegata
  66. Lorella Casadei Impiegata
  67. Paola Russo Ricercatrice
  68. Gabriele Gatta Pensionato
  69. Rosita Lappi Psicologa, gallersta d’arte contemporanea
  70. Nicolò Altomare Ferroviere
  71. Elisa Racchella Impiegata
  72. Eugenio Giovanardi Neo ingegnere, Musicista Cardiophobia
  73. Giovanni Gasperini Ex Sindacalista Cgil in pensione
  74. Cesare Canini Ex Sindacalista Cgil in pensione
  75. Diego de Podestà Dirigente Regione Emilia Romagna
  76. Hossen Fayaz Attivista Sociale, pensionato
  77. Camilla Fabbrizzioli Attrice
  78. Emiliano Visconti Libraio
  79. Barbara de Franceschi Libraia
  80. Donatella Avallone Psicologa educatrice
  81. Stefano Mina Pittore, ferroviere
  82. Francesca Zavatta Impiegata
  83. Rosanna Fiori Pensionata
  84. Paola Donati Insegnante
  85. Francesca Pasquini Insegnante
  86. Andrea Gugnali Biologo Marino
  87. Patrizia Pascucci Insegnante
  88. Mirella Donati Giornalista
  89. Milena Cima Casalinga
  90. Cristina Tiraferri Impiegata
  91. Massimo Nucci Dipendente comunale
  92. Marco Boga Falegname
  93. Silvia Tiraferri Eduicatrice
  94. Maria Grazia Casali Educatrice
  95. Maria Cristina Carlini Educatrice
  96. Giulia Marziani Studentessa
  97. Cinzia Zavoli Videomaker
  98. Carlo Beltrame Operaio
  99. Sara Bocchini
  100. Alessandro Carli Giornalista

sabato 7 maggio 2011

MOVIMENTO 5 STELLE E MIGRANTI

Pur discutendo molto al loro interno (di questo va dato atto), e non avendo quindi sull'argomento una posizione unanime, all'interno del movimento 5 stelle vi è una posizione sul tema dei migranti che, a dir poco, possiamo definire come fortemente destrorsa. Accoppiata alle loro posizioni tecnocratiche e curriculari (leggi: curriculum + internet + retorica del merito) getta sul movimento un'ombra inquietante e oscura.

Chiedo quindi qui ufficialmente al movimento 5 stelle di Rimini di spiegarci chiaramente le loro posizioni su questa questione, cruciale per le nostre città e per il nostro futuro prossimo. Un loro silenzio sarebbe molto eloquente.

Di seguito uno stralcio di una delle tante discussioni interne al movimento stellato sull'argomento:

http://www.meetup.com/Gli-amici-di-Beppe-Grillo-di-Napoli/messages/boards/thread/10650151/

"Un amico mi scrive e condivido molto del suo intervento

"Grillo sta facendo troppi proseliti fascisti e inquietanti"

Come ad esempio a Reggio Emilia
(ad es. http://www.reggio5ste/...)

Il mio amico continua
"Bisogna far si che dai meetup o movimenti 5 stelle parti una contrarrietà forte a Grillo su questo tema: è fondamentale. perchè denota l'idea di una società in cui puoi avere anche l'aria pulita e l'acqua pubblica, ma una prosettiva diversa da quella che pensiamo noi: fatta di nazionalismo, razzismo, eserciti e autoritarismo (per la serie: in fondo anche mussolini faceva arrivare i treni in orario)"

Ecco l'idea di grillo sull'immigrazione: parla di Stato, invasione, "dove li mettiamo?", accostandosi a tutta la demogagia fascista che vuole far credere che una persona non abbia diritto di andare dove vuole. A me sta cosa mi inquieta tantissimo. Addirittura chiude con il concetto di eserciti"

da sito beppegrillo.it:

Gli Stati Uniti, terra di immigrazione degli italiani soprattutto dopo l'annessione del Sud e del Veneto da parte dei Savoia, erano un'immenso spazio spopolato, con ricchezze naturali incredibili e per entrarvi dovevi prima chiedere il permesso.
Se sbarcavi senza autorizzazione a Boston o a Miami ti sparavano addosso. Il mondo è cambiato, fare paragoni con il passato serve solo a mantenere in vita un tabù.
L'Italia di oggi è sovrappopolata, uno degli Stati a maggior densità abitativa del mondo. La Francia ha il doppio del nostro territorio, con pochi rilievi montuosi, e circa lo stesso numero di abitanti. Il Maine, uno dei più piccoli Stati americani, ha le dimensioni del Nord Itala con solo 1.230.000 abitanti.
L'Italia dell'imbonitore Berlusconi, che promise casa e lavoro per gli immigrati alla televisione tunisina, ha il 20% di disoccupazione e almeno 100.000 extracomunitari disoccupati che diventeranno il doppio dopo il crollo ampiamente previsto del mercato immobiliare. Dove li mettiamo? Con che risorse li gestiamo? Gli daremo una casa, un lavoro? Li ospiterà D'Alema sul suo Ikarus o faranno compagnia ai nostri "ultimi", pensionati e disoccupati delle periferie? Non riusciamo a fare un cazzo per gli aquilani e ci illudiamo di nutrire il pianeta?
Il tabù immigrazione ha effetti indesiderati, ma anche desiderati. Quelli indesiderati sono sotto gli occhi di tutti, con migliaia di miserabili lasciati a sé stessi e alle mafie. Quelli desiderati sono una manodopera a basso costo, spesso in nero, destinata di frequente alla morte sul lavoro per il profitto dei padroncini e della Confindustria. Il trionfo della globalizzazione degli schiavi. I rifugiati politici devono trovare sempre accoglienza, chi viene dalle zone di guerra deve trovare sempre accoglienza, gli altri sono benvenuti solo se ci sono le condizioni per ospitarli, casa e lavoro, altrimenti si fa demagogia elettorale a vantaggio non delle sinistre buoniste e cialtrone, ma della Lega. Un'invasione, perché di questo si tratta, darà alla Lega il controllo assoluto del Nord Italia. La Lega, in questi anni, si è nutrita di immigrazione. Ogni immigrato irregolare, un voto in più. La destabilizzazione degli Stati è avvenuta da sempre anche grazie al fattore immigrazione. La Lega è la più interessata a mantenere in vita il tabù dell'accoglienza senza risorse giustificata dal mito dell'italiano con la valigia di cartone. Il problema della Lega, e dell'immigrazione che la alimenta, non è solo italiano, ma europeo. Il fascismo non fu un problema solo italiano, non lo sarà la Lega. Ma l'Europa dorme sonni beati e, come si è visto in Libia, in realtà non esiste. Quale unione di Stati può continuare a esistere senza una politica estera e un esercito comuni? E quale Stato può permettersi il tabù dell'immigrazione senza disintegrarsi?"

PROSSIMO INCONTRO COLLETTIVO

Riunione Fare Comune mercoledì 11 ore 18.00 presso osteria Harissa.
Odg: primo bilancio campagna elettorale, organizzazione carovana spazi sociali, verifica risorse economiche.
Partecipiamo numerosi
Federico

giovedì 5 maggio 2011

Fare Festa in Piazza


Venerdì 6 maggio, sotto i portici di Piazza Cavour, a partire dalle 20,30, si terrà la grande festa di chiusura della campagna elettorale del candidato sindacoFabio Pazzaglia, della lista Fare Comune e di Sinistra e Libertà.


Dalle 21,00 suoneranno i Kaimani Distratti seguiti dal Duo Bucolico, per finire con un jam session orgastica. Al termine interverrà Fabio Pazzaglia.


Materiali informativi sulla campagna, birra, vino e ciambella a volontà.

Fate girare la notizia

Vi aspettiamo in tanti

martedì 3 maggio 2011

Spazi sociali e produzione del comune

Lab. Paz Project promuove:
Assemblea pubblica: Spazi sociali e produzione del comune

Per un nuovo progetto di welfare e socialità dal basso, un'alternativa sociale e politica alla crisi e ai suoi effetti

Gli spazi sociali rappresentano sempre più network territoriali attraversati da molteplici soggettività, luoghi in cui si progetta la cooperazione dal basso e l'impresa sociale, ecologica, culturale, pensando ad un welfare all'altezza del presente. E' possibile valorizzare, riconoscere e salvaguardare queste esperienze? Come fare a leggere e vivere i percorsi degli spazi sociali fuori dalla logica delle governance sicuritaria e legalitaria?


Mercoledì 4 Maggio 2011 - Sala degli Archi (P.zza Cavour) - Rimini
ore 19.00 aperitivo e dj set
aperitivo vegan curato dal Collettivo Tabula rasa*
dj set Fairy Circles**

Dalle ore 20.30 Assemblea pubblica
Intervengono:

Simon Armini – Progetto Casa Bettola Reggio Emilia
Luigi Iasci - Progetto Casa Cantoniera Parma

Nicola Limonta – Tpo Bologna
Sergio Valentini – Ass. Rifiuti zero - Fare comune (RN)

Modera:

Manila Ricci - Lab Paz Project

Sono stati invitati:

Gianni Ceccarelli (Casa della Pace), Dott. Leonardo Montecchi (direttore scuola di prevenzione Bleger), Fabio Fiori (insegnante e scrittore), La fabbrica di Nichi, Motus, Roberto Paci Dalò, Grotta rossa spa, Cgil Rimini, Coop. Sociale Centofiori, Fabio Pazzaglia - candidato sindaco Sinistra Ecologia Libertà e Fare Comune, Sel Rimini, Partito democratico e il candidato sindaco Andrea Gnassi, Federazione della sinistra Rimini, Mauro Bulgarelli


Supporta l'autonomia, sostieni l'indipendenza!

Durante la serata sarà allestito un banchetto con il Merchandising @Paz Project


L'esperienza di uno spazio sociale, la sua liberazione, la sua conquista, la sua ristrutturazione insieme a quell'intreccio di saperi che mescola filosofia pratica e carpenteria da campo, architettura post moderna, nonché pratiche di affettività e relazioni comunitarie, è qualcosa di incommensurabile con qualsiasi altra esperienza di vita. La libertà in senso assoluto, di decidere per se e per la propria comunità. Di camminare sempre domandando, di cercare punti di fuga dal comando, dall'omologazione, dalle dipendenze, dalla socialità e dalla cultura forzate dentro questa società fatta a misura e somiglianza della televisione, della pubblicità, del consumo usa e getta degli ipermercati.

È nella ricerca di uno spazio, di un tempo e di una dimensione-comune che ogni processo di organizzazione e conquista di uno spazio sociale cominciano, perché è lì, tramite gli incontri, le azioni, i progetti, che hanno al centro il bios, la vita, che si sviluppa la fiducia, qualcosa che permette alle soggettività che cooperano insieme di esprimere i propri affetti, di valorizzare ciascuno per i propri mezzi e le proprie capacità, questo progetto comune. Questo progetto comune per noi è stato ed è il Laboratorio Sociale Paz. “Un vincitore è un sognatore che non ha mai smesso di sognare”. L'assemblea è dedicata a un vincitore, Vittorio Arrigoni.



*Tabula Rasa: è un collettivo attivo nel territorio contro ogni forma di discriminazione di razza, sesso e specie

**Fairy Circles: è un progetto artistico/musicale che promuove artisti underground e divulga generi musicali “borderline” attraverso esperienze audiovisive caratterizzate da forti tematiche sociopolitiche

domenica 1 maggio 2011

BESTIARIO N.5

Stupisce leggere sulle colonne della stampa locale che Andrea Gnassi, durante una tappa della sua sontuosa campagna elettorale, che, per inciso, alcuni stimano arrivare a 300'000 Euro (Il Resto del Carlino Rimini, 28 aprile, p. 2), si sia spinto addirittura a «ballare l’hip hop» in occasione dell’incontro di lancio a una manifestazione dedicata a questa subcultura tenutasi il 30 aprile al Csa Grotta Rossa. Lo stupore sorge anzitutto dalla scena grottesca evocata dal titolo del Corriere di Rimini che fa immaginare un uomo politico disposto persino a improvvisare strane coreografie nella ricerca disperata di recuperare qualche voto nelle praterie dell’astensionismo giovanile.

Il nodo politico, tuttavia, è ben più rilevante e riguarda gli spazi sociali. Una questione cruciale per Rimini e, tuttavia, abbandonata, dimenticata e lasciata cadere dalla maggior parte delle forze politiche schierate in queste elezioni amministrative comunali. Non a caso l’ufficio stampa di Gnassi – a differenza di Fabio Pazzaglia, anch’egli presente all’iniziativa – non ha mancato di dare risalto all’evento privilegiando toni spiccatamente giovanilistici. Limitando la sua presenza a un incontro di carattere pubblico ma decisamente secondario, il candidato sindaco del PD & co. non ha fatto altro che liquidare in modo simbolico lo sforzo che tante realtà di Rimini, tra cui la lista Fare Comune, stanno portando avanti per aprire un dibattito pubblico sugli spazi sociali. Siamo consapevoli di stare parlando di una iniziativa secondaria, ma è proprio il suo carattere marginale a essere sintomo della deriva autoreferenziale imboccata dalla Grotta Rossa in questi ultimi anni. Ancora una volta, il centro si è rivelato incapace di esprimere idee e culture alternative rispetto alla questione degli spazi sociali, preferendo rinsaldare legami di facciata con probabili referenti istituzionali.

Tutto questo avviene in un momento difficile che vede un attacco a trecentosessanta gradi agli spazi sociali. La Casa della Pace, un baluardo della presenza associativa nel cuore della città, è da diverso tempo sotto la minaccia di essere smembrata in una serie di piccoli spazi sparpagliati nel tessuto urbano per lasciare spazio – incredibile ma vero – a un ristorante. Mentre gli ultimi edifici comunali nel cuore della città vengono destinati ad attività private di cui Rimini non ha alcun bisogno, si è cercato di svendere ai privati a più riprese attraverso diverse aste pubbliche l’ultimo spazio di proprietà comunale, l’edificio sito in via Brighenti 24, un palazzo comunale che trasuda di storia della città. L’erosione di spazi pubblici ha innescato una reazione a catena che sembra inarrestabile, fino ad arrivare a travolgere le aree di spiaggia libera, sempre più ridimensionate, molti parchi urbani, travolti dalle concessioni edilizie previste dalle numerose varianti al Piano strutturale, e luoghi di cultura istituzionalizzati come il teatro Novelli, che, come nota Fabio Pazzaglia, è l’unico spazio dedicato alla cultura della costa riminese in senso stretto (Marina di Rimini).

Noi come lista civica reclamiamo con forza la presenza di spazi di socialità per tutte quelle attività che sono espunte dal tessuto economico della città, ma che sono luoghi di produzione di socialità e cultura indispensabili. Crediamo non solo che il mondo del volontariato, le iniziative di solidarietà, le cosiddette “sottoculture” giovanili e non solo debbano trovare casa. Crediamo inoltre che liberare spazi comunali sia una condizione necessaria per una riappropriazione collettiva della città. Spazi di difesa e di produzione di quel bene comune che riguarda tutte e tutti direttamente, in prima persona. Istituzioni che siano in grado di sperimentare pratiche sociali di affermazione dei propri interessi aldilà della sfera del privato e del pubblico. Per questo guardiamo con attenzione e partecipiamo all’iniziativa proposta dal Lab Paz il 4 maggio alla Sala degli Archi su “Spazi sociali e produzione del comune”. E per questo abbiamo posto il problema degli spazi come un punto fondamentale del programma politico che rivolgiamo ai riminesi.

Vittorio Buldrini e Mauro Turrini

Candidati della Lista Fare Comune